La terza seduta sul nuovo blog…l’importanza della prevenzione nella Cake Therapy

 

In questo periodo mi sono data molto agli spuntini…non per me (non apertamente almeno) perché sto seguendo la mamma nella sua dieta dukan e cerco di essere solidale …ma con la stagione dei picnic e delle partite qualcosa da sgranocchiare è sempre gradito! Anche se spesso mi ritrovo a proibire il cibo ai maschi della famiglia come incentivo: durante le partite non so come ma passano da piccoli e teneri lord a… scaricatori di porto atei e filonazisti, altro che spirito della Pasqua! Specialmente Lui.

 

<< Amore, queste cose non si dicono su >> (sguardo affettuoso)

<< Ma se le merita, anzi dovrebbe prendere la palla e ***!*********!**** razza di *!!* e pure **!!***** >>

<< Amore su c’è stata Pasqua da poco, fai un piccolo sforzo…>> (sguardo seccato)

<< Io lo faccio il piccolo sforzo e non mi pagano 15 milioni, se lo facessero loro non ********* mica a quel ***!!**!** di *!!*ç!***! >>

E a questo punto c’è l’ultimo tentativo. Mi riesce assolutamente naturale, pervasa dallo spirito caritatevole del periodo. Arrivano i LACRIMONI.

<< Che c’è? Che ho detto? Ma mica dicevo a te, dicevo a quello *********** del ******** vieni qui ti abbraccio!>>

<< (Lacrimoni e labbro tremulo) Perchè se continui a dire queste cose cattive…poi finisci all’Inferno…

…e io lì non ci vado…

(singhiozzetto)

….perché sono tenera e carina…

(singhiozzetto)

…e poi tu lì stai da solo…>>

(doppio singhiozzetto, lacrimoni e labbrone)

Lo scaricatore di porto ridiventa un piccolo lord di un metro e novanta, con gli occhioni spalancati e un’espressione adorabilmente ebete.

<< Tesorino mio, ma come sei tenera, ma tu vai a pensare a queste cose ….>>

(abbraccio e spupazzamento)

<< …e piagnucoli perché non vuoi che sto solo all’inferno…ma quanto sei adorabile…ma io mica ci voglio andare tesorino….>>

(Alzo la testa e mi sciolgo dall’abbraccio. SGUARDO GELIDO, niente più lacrimoni.)

<< No, NON HAI CAPITO.

TU NON CI PUOI ANDARE all’Inferno.

LI’ E’ PIENO DI ZOCC*LE

…e se ci vai, TI LASCIO. >>

(E in piena coerenza e carità cristiana, lo lascio lì a riflettere sull’importanza della prevenzione.)

 

 

 

 

Dicevamo quindi, che quando l’orda di persone entra in casa e comincia a reclamare cibo, è sempre bene avere qualcosa di pronto….tutte ricette che si possono preparare ALMENO il giorno prima perché non è divertente se poi passi la serata in cucina, quello si chiama sfruttamento. Oggi ve ne posto una che fa per due, le altre la prossima volta 🙂

La prima ricetta è una chicca doppia… perché se si fa attenzione a non cuocere troppo si può preparare il giorno prima (rimane soffice per almeno tre giorni come appena fatto se tenuto in pellicola ben chiusa e scatola, eventualmente tagliando via la prima fetta dopo il terzo giorno) e perchè è una pasta brioche un po’ atipica che utilizza SOLO ALBUMI! Per me che ero partita con l’esperimento della colomba da diecimila tuorli, è stata una salvezza. L’idea non è mia, l’ho trovata su un libretto “Easy Cooking” preso su amazon inglese come “white scone” (paninetto fatto col lievito istantaneo in questo caso in padella) e l’ho ampliata per arrivare a una brioche.

 

Pasta Brioche anomala con solo albumi – con pasta madre o con lievito di birra – QUESTA E’ LA PARTE CHE DOVETE FARE SIA PER IL DOLCE CHE PER IL SALATO

  • 300 gr di farina debole
  • 400 gr di farina manitoba
  • 2 cucchiai di malto (o 1 cucchiaione abbondante di zucchero)
  • 150 gr di albumi (circa 5 medi)
  • 80 ml di acqua tiepida
  • 100 ml di latte tiepido
  • 10 gr di sale
  • 100 gr di pasta madre o 5 gr di lievito di birra con una lievitazione di circa 20 ore (10 gr di lievito di birra se volete impastare la sera e cuocere al mattino)

Procedimento: nell’impastatrice o nella macchina del pane inserire prima i liquidi (se usate la pasta madre inseritela all’inizio) poi in ordine le farine ed il malto/zucchero (se usate il lievito di birra inseritelo a questo punto). Dopo un po’ che impasta aggiungete il sale. A seconda della versione che volete mettete zucchero o sale (150 gr di zucchero o 20 gr di sale) Lasciate riposare un’oretta l’impasto, stendetelo, farcitelo (leggete qui sotto per dei consigli), arrotolatelo e mettetelo direttamente in teglia dentro il forno a lievitare coperto da un canovaccio per circa 20 ore fino a quando sarà raddoppiato abbondantemente e sembrerà che stia per scoppiare…a quel punto accendete e cuocete a 200° fino a doratura, circa 20 minuti

 

Per la versione dolce:

  • 150 gr di zucchero da inserire nell’impasto
  • Marmellata, Nutella, Ganache, gocce di cioccolato, gocce di frutta, mele e cannella, pere e cioccolato, pesche e cioccolato, albicocche sciroppate, frutti di bosco, cioccolato bianco e cocco da inserire nel ripieno

 

Per la versione salata:

  • altri 20 gr di sale
  • aromi a piacere
  • ricotta pecorino e spinaci, menta e feta (idea di Lia di Montagne di biscotti, buonissimo!) mozzarella e pachino, formaggio e mozzarella, salame e sottiletta, carciofini e pomodori secchi, olive pomodoro e formaggio, funghi e salsiccia, pesto e formaggio, bresaola e formaggio spalmabile, peperoni, melanzane e pomodoro etc

 

Nota: L’ho provata sia con il lievito di birra che con la pasta madre, quando vado molto di fretta raddoppio il lievito di birra impasto la sera e cuocio al mattino per colazione …se mangiati subito sono ottimi ma personalmente sento tanto il sapore del lievito di birra e preferisco una lievitazione lenta. Con queste dosi di pasta madre si ha una lievitazione di circa 20 ore, regolabili secondo “l’energia” della vostra. Io di solito se voglio cuocere il mattino preparo l’impasto verso mezzogiorno del giorno prima ma tutto dipende dalla forza della pasta madre, dal clima, dagli ingredienti…quando vedo che sta per scoppiare l’impasto allora cuocio. ABBONDATE DI RIPIENO e se volete conservarli 3 giorni cercate di farli morbidi, per esempio una ganache cremosa è meglio della Nutella assoluta ed un ricotta e spinaci è meglio di un sottiletta e salame. Si possono congelare ed una volta scongelati bene sono come appena fatti senza passaggio in forno.

P.S. : vi piace la nuova testata? 🙂

 

Con amore,

 

Benedetta

 

9 pensieri su “La terza seduta sul nuovo blog…l’importanza della prevenzione nella Cake Therapy

  1. sono meravigliose! Io stavolta scelgo la preparazione salata, ma mi prenoto per la prossima volta per la dolce! Vogliamo esserci per il tuo contest e ce la metteremo tutta, tanto sai che io posso contare su Magali! Baciotti

  2. ihihi capita un po’ in tutte le casa quando c’è la partita 😀 tutti all’inferno mi sa!

    da provare con soli albumi, immagino la sofficità! salato o dolce saaranno di sicuro ottimi con la pm! ciao cara!

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