La nona seduta di Cake Therapy…l’importanza della mamma!

 

Lo so, sono in ritardo di un giorno…ma ieri avevamo  tutti di meglio da fare no? E poi ieri come vi avrei sorpresi con un bel post sulla festa della mamma? Ve lo sareste aspettato…e oggi invece no!

Dicevo quindi che la mamma per una buona parte della nostra vita è il centro del nostro universo, il bottone che tiene unite le cose, che poi se vogliamo andare a vedere chi non ce l’ha nelle favole fa sempre una vitaccia…e i fratelli Grimm avevano dei problemi su questo eh. Sarà che è morto il padre quando erano piccoli e hanno dovuto vivere con la madre ed altri 6 fratelli (casa affollata, figli maggiori, si sa come va a finire) ma hanno deciso che tutti i problemi nella vita possono essere causati dalla presenza di una mamma poco partecipe o da una matrigna (inutile dire che la matrigna è sempre cattiva) e da un padre debole e piagnucoloso che non vede l’ora di evadere dalle responsabilità. Di Biancaneve non parlo più, potete leggerne qui…ma che dire di Cenerentola? Una stagione di lutto e poi il padre non ce la fa più e trova una moglie…che non è nè bella, nè buona, nè giovane (ha due figlie grandi). Inutile dire che dovesse avere altre qualità in situazioni private che a noi non è dato conoscere, tanto che la figlioletta un po’ sfigata finisce a fare la sguattera ed il padre non dice una parola. Come dice mia nonna, “tira più….di un carro di buoi” (non completo per finezza, se non conoscete il detto potete cercarlo su google, lui lo conosce!). Ma va bene, direte che è un caso…parliamo allora di Hansel e Gretel? “Non c’è più pane mandiamo i bambini a morire nel bosco“…indovinate di chi è stata questa idea geniale? Esatto, la matrigna! E indovinate chi si fa convincere per ben due volte? Il padre piagnucoloso! Va bene va bene, non siete ancora convinte…parliamo di Raperonzolo. Sì, in questo caso è il padre che ha “venduto” la bambina per non farsi uccidere dalla strega (che parola state pensando? piagnucoloso? pure io!) ma perché l’ha dovuta vendere? Facile! Perché la moglie, nonché madre della bimba, aveva voglia di raperonzoli!

Cioè, a parte che non sembrano appetitosi per niente…ma per una voglietta mandi tuo marito per ben due volte a saccheggiare il giardino di una strega cattiva? E se vende tua figlia pazienza? E allora tutto un cavolo che sei incinta, no! Non so come funziona da voi ma secondo me anche qui c’erano dei problemi eh! I fratelli Grimm erano proprio avvelenati e tutto per una voglietta! Se volete vi cito di nuovo la nonna, purtroppo la finezza non è la migliore qualità dei “detti” di paese ma penso che capirete…sapete che avrebbe detto alla madre di Raperonzolo? ” Toccat’ là in cul* ” (n.d.r: le voglie da gravidanza diventano voglie sulla pelle se non sono soddisfatte, quindi la cosa migliore è toccarsi dove non batte il sole così che non vengano in altre parti più esposte). E la famiglia di Raperonzolo si sarebbe risparmiata tante fatiche! Vabè, taglio corto che se no mi scordo anche le ricette 🙂 La morale è: apprezzate le vostre mamme tenetevele strette e cucinategli qualcosa di buono!

Aggiornamento: venite a trovarmi sulla mia pagina Facebook, mi farebbe piacere e magari potrei conoscervi 🙂 Eccola qui:  La vita segreta delle torte e Cake Therapy

 

 

PIZZA A TAGLIO CROCCANTE

Sono molto fiera di questa ricetta, perché l’ho ideata personalmente da una scoperta fortuita ed è davvero perfetta…almeno per le mie esigenze. La preparazione non è canonica e neanche gli ingredienti …ma viene sottile, croccante e fragrante come la pizza al taglio “buona” del forno e si cuoce bene anche sotto invece di ammollarsi come spesso succede. Ve la scrivo perché io quando cerco una ricetta su Internet mi interessa poco che sia bilanciata in modo strano, o che sia di uno chef famoso. Se viene bene ed è sicura la preferisco 🙂

L’ho fatta provare ad entrambe le mie metà che essendo sommariamente uguali l’hanno apprezzata con uguale entusiasmo 🙂

Ingredienti per 4 pizze sottili e fragranti:

  • 500 gr di farina per pizza o manitoba Molini Rosignoli
  • 20 gr di lievito (leggete la nota!)
  • 65 gr di Olio Extravergine di Oliva’ “Terre Rosse” o 75 di burro
  • 1 cucchiaino d’aceto di vino bianco
  • 20-30 gr di sale a seconda dei gusti (se fate una farcitura abbastanza saporita 20 va bene)
  • spezie a piacere in abbondanza
  • 100-120 ml di latte
  • 50-75 ml di acqua  (totale acqua + latte = 175, l’ho fatta anche con tutta acqua e una bustina di latte intero in polvere e viene perfetta)
  • 150 gr di uova
  • Piatto  Cis srl

Farcitura:

  • primosale o formaggio Linea delle  Fattorie Osella con speck/prosciutto di Parma ed una spolverata molto abbondante di Parmigiano Reggiano 30-36 mesi extra del Caseificio San Salvatore
  • bruschetta al ciliegino piccante Agromonte, anduja calabrese e salame piccante

 

Nota sul lievito: con 20 gr ci mette 3 ore scarse a lievitare, con questo caldo anche di meno e non si sente affatto il sapore di lievito, ma per chi ha tempo e non lo digerisce bene può mettere 5-6 grammi di lievito e impastare la mattina verso le 9-10 per la sera a cena.

Sciogliete il lievito nei liquidi tiepidi e mescolate il resto degli ingredienti tranne gli aromi il sale ed il burro/olio…se versate tutto nella macchina del pane lo farà lei per voi! Se usate il burro fatelo a pomata ed aggiungete gli aromi mescolando, se usate l’olio fate un’infusione con gli aromi. Dopo che l’impasto si sarà amalgamato e sarà sodo ma molto morbido unite il burro/olio a cucchiaiate facendolo assorbire. Fate lievitare il tempo necessario al raddoppio abbondante (leggete la nota) e stendetelo molto sottile nelle teglie: sarà appiccicoso e molliccio, ma è così che deve essere, bagnatevi le mani se vi si appiccica 🙂 Ora bagnatevi ancora le mani d’olio e punzecchiate per avere una focaccia, spalmate leggermente per le pizze farcite bianche. Farcite a piacere e salate, io nella versione rossa che vedete ho usato la bruschetta ciliegino piccante, l’anduja e del salame piccante…sembrava una lingua del forno, ottima! Cuocete a 250° per 30 minuti circa, sollevate la pizza dopo 20 minuti e guardate se sotto è ben dorata. Poi scappate con le pizze e mangiatevele tutte da soli.

 

E per dolce…

 

MINI SACHER LIGHT CON MARMELLATA D’ARANCIA

senza burro senza olio senza uova e senza zucchero

Chiariamoci: sono light come può esserlo una Simil – Sacher al cacao. Non è che vi scofanate con brio e poi mi mandate email minatorie perché siete ingrassate ok? Non c’è burro, non c’è olio e c’è il fruttosio: è il meglio che posso fare e la mia mamma che col diabete sta sempre attenta ha potuto mangiarne una senza rimorsi (alla faccia di chi vende la figlia per un raperonzolo) 🙂

Una cosa che trovo adorabile è che nella marmellata di arance della Kitrinos ci sono veri pezzetti d’arancia…si vedono? A me fanno impazzire! Niente arance invisibili, tutto alla luce del sole 🙂

 

Ingredienti per 12-14 mini Sacher:

  • 100 gr di farina per dolci e sfoglie Molini Rosignoli
  • 50 gr di cacao amaro
  • 75 gr di fruttosio passato al mixer per renderlo più fine o 125 gr di zucchero semolato
  • 250 ml di latte + yogurt (scegliete voi le proporzioni)
  • 1 bustina di lievito per dolci
  • se volete rendere il sapore più intenso c’è l’estratto al cioccolato di  Flavour Art
  • 1 vasetto grande di marmellata d’arance biologica Kitrinos
  • Piatto  Cis srl,

Mescolate gli ingredienti secchi ed unite a filo gli ingredienti liquidi aromatizzati con la bacca di vaniglia. Togliete un bicchiere di carta di impasto e versate il resto negli stampini. Aggiungete la marmellata (abbondate mi raccomando) a questo bicchiere di impasto e versatene un po’ in ogni stampino, scenderà poi al centro dei tortini. Quando riempite gli stampi tenete conto che non crescono quasi per niente. Cuocete a 170° per 15-20 minuti facendo la prova stecchino: qualche briciola va bene, il bagnaticcio no 🙂 Se volete colate del cioccolato fondente e bianco sulla superficie per decorare. Si conservano intatti per 3-4 giorni in una scatola al coperto o potete far credere agli altri che siano ancora intatti mentre li spazzolate. Un tortino con le dosi indicate ha meno di 65 calorie!

 

Con amore,

Benedetta

 

 

13 pensieri su “La nona seduta di Cake Therapy…l’importanza della mamma!

  1. Eh sì ! devo ammetterlo, hai sollecitato la mia curiosità con il taglio, tutto speciale, della interpretazione delle tue favole. Un tuffo a volo d’ angelo dalle epoche in cui furono scritte ai giorni nostri, dove la concretezza non lascia più tanto spazio alla fantasia. Fantasia che hai saputo risuscitare nella tua ricetta della pizza che trovo davvero invitante. Buona continuazione! Saluti Piero

  2. io vorrei le sacherine….buoneeeeeeeeeeee!!! che belle le battute in dialetto,devo andare a vedere la prima perchè non so come continua!!! è vero bisogna godersi le mamme….e anche i papà che,comunque,almeno nel mio caso,non è per niente piagnucolone e nemmeno sottomesso!!!!! ciaoooooooooo

  3. Ti giuriamo…non vediamo l’ora che pubblichi le tue sedute….le adoriamo!!!Ridiamo come sceme davanti al pc!!! E quei dolcini??????? E quella pizza???? Ok ora li vogliamo entrambi!! 😀 😀 Ciao bella!!!Bacionii!!

  4. Mi ha fatto piacere la tua visita nel mio blog, così ho potuto conoscere il tuo, mi piace tantissimo il tuo modo di esprimerti. Complimenti
    A presto

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