La quattordicesima seduta di Cake Therapy…l’importanza degli abbracci!

Sono convintissima che il clima accentui il nostro bisogno di affetto…per astinenza. D’accordo, pensateci: cosa vi fa stare meglio quando siete tristi, depressi, mediamente infelici, in ansia, annoiati, delusi? Vi rispondo io prima che mi diciate “cioccolato” perché anche se una generosa parte di me è d’accordo (più o meno la parte che si rifiuta di stare nei vestiti attillati) la Vera Risposta è…un abbraccio. Tutti amano gli abbracci….d’inverno, quando puoi approfittarne per infilare i piedini gelidi sotto quelli di qualcun altro (o nel caso della mia seconda metà, infilarli sotto la prima parte disponibile di esseri umani o canini); d’autunno quando è bello stare abbracciati su una panchina al parco, mentre con i piedi ti diverti a far scrocchiare le foglie secche; in primavera quando non c’è niente di più carino che abbracciarsi su una coperta da picnic o al bioparco davanti all’habitat delle scimmiette nane; e infine d’estate quando sudi, fa caldo, sudi di nuovo…ecco no, in effetti d’estate gli abbracci non sono esattamente gradevoli. Nè molto voluti…probabilmente per quella sensazione di caldo opprimente, l’appiccicume sui palmi delle mani come se avessi appena spiaccicato un chilo di caramelle gommose, o la schiena completamente umidiccia se sei stato al sole o contro uno schienale per più di 5 minuti (non parliamo dei sedili della macchina, ancora peggio). Quindi, data l’inflazione negli abbracci e nel contatto fisico in generale, non mi sono stupita completamente quando, diretta a far la spesa all’Auchan, all’entrata ho dovuto farmi da parte per far uscire un signore. No, lo so, fin qui non c’è nulla di strano, ma il tizio era impegnato con tutte e due le braccia in un vero e proprio abbraccio appassionato… con un cocomero. Esatto, con un cocomero. Una volta dentro il centro commerciale poi ovunque mi girassi vedevo 2…5…10 persone tutte impegnate nello stesso tipo di effusioni che se ne andavano in giro per i corridoi come gigantesche donne incinte. Inutile dire che questa inusuale espansività verso i cocomeri mi ha portato ad immaginare qualcosa del tipo “porti a casa gratis tutto ciò che riesci ad abbracciare” con conseguenti scene apocalittiche di folle impegnate a rimorchiare i condizionatori o almeno di qualche vecchietto con la carrozzina elettrica che mi passava davanti con la promoter del reparto profumi in braccio, così sono andata a controllare dove tutto – presumibilmente – aveva avuto inizio: la cesta dei cocomeri. La osservo da tutti i lati, guardo i cartelli appesi…nulla di strano, un prezzo accettabile ma nulla che giustifichi tanto improvviso ed immeritato affetto. Ne prendo in mano uno per verificarne il peso…poi uso due mani per saggiarlo meglio….ed infine mi ritrovo ad abbracciarlo anche io, con rinnovato amore verso il mondo vegetale. Era così fresco sulla pelle! E così incredibilmente piacevole! Senza quasi accorgermene mi dirigevo anche io verso la cassa, col cocomero bello stretto tra le braccia e nessuna intenzione di lasciarlo. Probabilmente solo la mia scarsa attitudine alla corsa mi ha impedito di fuggire con lui senza doverlo cedere per la pesa. Quindi se oggi uscite e al supermercato li vedete in una cesta da soli..ecco, vi invito ad avvicinarvi e stringerne uno al petto. Non lasciate che l’estate passi senza aver provato questa riserva quasi infinita di freschissimo affetto…abbracciate i cocomeri, gente! 🙂

 

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Tiramisu velocissimo alla frutta:

Ingredienti: (io ho quasi raddoppiato per la versione che vedete in foto)

  • 1/2 colomba Flamigni
  • 1 confezione di ananas al naturale
  • 6-7 albicocche sbucciate
  • 300 ml circa di crema pasticcera (o se preferite una versione più veloce 300 gr di ricotta mixata con 150 gr di zucchero)
  • 1/2 vasetto di Marmellata di Fichi Rigoni d’Asiago
  • Latte zuccherato e fatto bollire con della vaniglia

Tagliate a fette la colomba, ponete la prima fetta su una pirofila e bagnatela con il latte alla vaniglia. Mescolate alla crema pasticcera la marmellata di fichi o se preferite lasciatela da parte e versatela a cucchiaiate sulla crema per fare delle “gocciolone” nel ripieno. Spalmate la crema ed eventualmente la marmellata, spargete dell’ananas e ricoprite con altra colomba che bagnerete e spalmerete di crema e/o marmellata. Infine ricoprite con il resto dell’ananas e le albicocche. Fate riposare almeno una mezz’oretta in frigorifero e servite.

 

E per uno snack veloce…

Cookies arancia e cioccolato “tutto in una ciotola”:

Perchè dovete sapere che a casa mia funziona così…mia madre sporca 20 pentole, io ne sporco 5 …. “già che ci sei lava tutto no?”. Quindi capirete che è di vitale importanza sporcare il meno possibile…solo una ciotola e un cucchiaio, come in questo caso, va benissimo 🙂

Ingredienti:

  • 110 gr di burro
  • 180 gr di zucchero (mixato come preferite tra zucchero bianco e demerara, io ho usato 100 gr di demerara di Eridania e 80 gr bianco sempre di Eridania)
  • 200 gr di farina
  • 1 uovo
  • 3 cucchiai di marmellata d’arancia Kitrinos
  • un pizzico di lievito
  • vaniglia
  • 100 gr di gocce di cioccolato

In una ciotola resistente al microonde o in un pentolino ampio col fondo spesso mettete il burro e lo zucchero quindi sciogliete tutto a temperatura alta per 1 minuto nel microonde o a fuoco basso per 2 minuti circa sul fornello. Fate freddare e unite nello stesso recipiente la marmellata l’uovo ed infine gli ingredienti solidi (farina lievito e gocce di cioccolato). Mescolate fino ad amalgamare e formate delle cucchiaiate sulla carta forno da infornare per circa 15 minuti a 180° finché i lati non saranno dorati ed il centro fermo al tatto. A me piacciono belli croccanti quindi a volte li tengo qualche minuto in più. Conservateli per una settimana in una scatola di latta oppure fatene porzione doppia (come faccio sempre) e conservateli in freezer per poi tirarli fuori mezz’ora prima e sgranocchiarli davanti alla tv 🙂

 

Con amore,

Benedetta

 

Note sugli ingredienti:

Eridania è l’azienda leader dello zucchero e dei dolcificanti in genere, molto attenta alla provenienza dei prodotti e alla loro lavorazione che viene controllata fin dalla raccolta per garantire ai consumatori il servizio più curato e gli ingredienti più genuini. Adoro in particolare il loro dolcificante essenza di natura, metà fruttosio e metà eritrolo, molto indicato per diabete o riduzioni negli zuccheri senza scadere nell’artificiale.

La Kitrinos non è un’azienda ma una vera e propria famiglia di agrumicoltori che dal 2007 hanno fatto della riscoperta degli agrumi italiani la propria missione per far sì che la frutta che coltivano con amore e passione arrivi sulle nostre tavole al posto dei prodotti importati e di incerta provenienza e produzione. Dalle parole di Mario: “ Gli agrumi di kitrinos vengono prodotti in Sicilia alle falde dell’Etna da una famiglia siciliana. Nel solco della più genuina tradizione agrumicola della Sicilia, niente “chimica” dalla coltivazione alla raccolta! Non saranno tutti uguali, non saranno tutti belli, ma sono di sicuro succosi, gustosi, genuini e sani!”

L’azienda Flamigni si pone sul mercato della più fine pasticceria romagnola dal 1930, conquistando la clientela prima con il suo fantastico torrone (la cui ricetta pare sia sempre quella originale tramandata di volta in volta) e poi con una vasta produzione di colombe panettoni e lievitati tradizionali. La qualità dei loro prodotti viene curata a partire da materie prime finemente selezionate fino a metodi di preparazione artigianali controllati nei minimi dettagli e ad una presentazione tra le più eleganti sul mercato con attenzione infinita verso il consumatore.

L’azienda Rigoni D’Asiago è la testimonianza che l’amore verso il proprio lavoro si rispecchia nella famiglia e nei prodotti: a partire da un nonno appassionato d’apicoltura e da una nonna forte e battagliera come solo le vecchie generazioni sanno essere, i ragazzi più apparentemente svantaggiati della famiglia hanno saputo fare della passione di famiglia e dell’impegno nel lavoro la propria forza creando un’impresa di tutto rispetto che oggi si impone come leader nella produzione italiana e che ancora vede partecipare i loro figli nell’ampliare la produzione e nel tenere fede ai propositi di onestà nella produzione e attenzione al biologico.

11 pensieri su “La quattordicesima seduta di Cake Therapy…l’importanza degli abbracci!

  1. ti penso sempre, anche quando non sei collegata al pc a ciattare su fb con me! Daniele ha detto che ti vuole conoscere, per dare un volto e una voce alla persona che nomino così spesso nei miei discorsi.. x cui appena ti riprendi e torni dalle ferie organizziamoci!!
    ah! se passi da me ho un premio per te.. CIAO
    un abbraccione da orso coccoloso e un bacione
    Paola

  2. ihihi! non ho mai pensato di abbracciare un cocomero, sarà che sono sempre pieni di polvere/terriccio! ma ci penserò su quando lo porterò a casa, laverò prima di metterlo in frigo 😀 in effetti d’estate gli abbracci ce li risparmiamo, forse al mare va! 🙂 p.s. anche mia madre sporca il doppio delle ciotole e impicci vari chissà perchè! noi vogliamo pulire il meno possibile..loro ci sono abituate..mah! delizioso il tiramisù alla colomba e i biscottini! è un piacere leggerti! ciao cara!

  3. Sei fuori come un balcone, come al solito! un giorno di questi vedo dei pazzi che abbracciano cocomeri so a chi dare la colpa…o il merito XD

  4. Io sono piacevole da abbracciare in TUTTE le stagioni!!! Quei cookies arancia e cioccolato sono mooooolto invitatnti, mi verrebbe voglia di abbracciarli tutti!!! <3

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